Per la prima volta in Italia è stata creata una rivoluzionaria matrice dermica umana, utilizzata su una donna per la ricostruzione del seno dopo un tumore. Una matrice derivata da pelle da donatore “fatta in casa” presso la Città della Salute di Torino, all’avanguardia nella bioingegneria, dopo anni di ricerca e di sperimentazione. Grazie a questa scoperta, ora si aprono nuovi orizzonti clinici nella medicina e chirurgia.
In Italia ad una donna su 10 circa viene diagnosticato un tumore alla mammella nel corso della vita e, sebbene la mortalità sia in diminuzione, esso rappresenta ancora la prima causa di morte oncologica femminile. L’evoluzione delle tecniche chirurgiche, insieme alla chemioterapia ed alla radioterapia, ha permesso che un quarto delle pazienti sottoposte ad asportazione totale della mammella possano ricostruirla.
Attualmente la tecnica ricostruttiva più utilizzata a livello mondiale prevede l’utilizzo di protesi mammarie.
Ora, grazie a questo rivoluzionario protocollo di studio tutto italiano, è possibile utilizzare matrici dermiche umane acellulari, che permettono di completare il percorso ricostruttivo protesico più velocemente, con una minore traumaticità e con un miglior risultato estetico finale.
Dopo il completamento dello scrupoloso iter sperimentale e l’approvazione da parte del Comitato Etico Aziendale, la matrice dermica umana prodotta presso la Città della Salute di Torino è stata utilizzata per la prima volta per la ricostruzione protesica su una paziente sottoposta a mastectomia per un tumore mammario pochi giorni fa. L’intervento ha avuto successo ed il decorso post-operatorio è stato ottimale.
Si tratta della prima applicazione clinica su persona di questo prodotto, all’avanguardia nel panorama della bio-ingegneria.
La validazione di questo nuovo prodotto permetterà il suo impiego anche in altri ambiti clinici, come la ricostruzione della parete addominale dopo laparocele, nella cura delle ulcere cutanee, nella chirurgia ortopedica ed urologica, espandendone le potenzialità ed i benefici per i pazienti.