Sviluppare l’autonomia delle persone con disabilità: da LIUC e Solidarietà e Servizi un assegno di ricerca per individuare nuove soluzioni tecnologiche
La tecnologia e l’innovazione come strumenti per sviluppare l’autonomia nelle persone con disabilità. La LIUC – Università Cattaneo di Castellanza, con il supporto della cooperativa sociale Solidarietà e Servizi di Busto Arsizio, ha pubblicato il bando per un assegno di ricerca. Scopo è individuare una persona che possa trovare, sviluppare e testare nuove soluzioni domotiche e tecnologiche per una casa dove vivono persone con disabilità. Avviato grazie a Confcooperative Insubria, il progetto è partito dalla collaborazione tra l’ateneo e la cooperativa sociale impegnata nello sviluppo delle autonomie delle persone con disabilità e si inserisce nel percorso educativo che caratterizza Solidarietà e Servizi promuovendo progettualità individuali per le persone più fragili.
«Abbiamo deciso di investire per individuare nuove soluzioni tecnologiche che possano favorire i processi di autonomia delle persone con disabilità», spiega Domenico Pietrantonio, presidente del Consiglio di gestione di Solidarietà e Servizi. «Con questo progetto infatti vogliamo incentivare la ricerca e l’innovazione a favore delle persone disabili affinché la tecnologia come strumento possa contribuire ad affermare la centralità della persona e valorizzare tutte le sue possibili capacità e i suoi talenti».
Aggiunge Giacomo Borghi, responsabile Area Diurni e Residenziali di Solidarietà e Servizi: «La domotica rappresenta già da anni una peculiarità delle nostre case dove vivono persone con disabilità. Gestione automatica della temperatura, delle aperture e delle scorte nel frigorifero sono solamente alcuni esempi di applicazione in una quotidianità che, all’interno di un progetto di vita personalizzato, promuove l’autonomia e la realizzazione della persona, anche in direzione del “Dopo e Durante noi”».
Il progetto vede coinvolta la Scuola di Ingegneria Industrialedella LIUC e l’i-FAB dell’università Cattaneo, ovvero la fabbrica modello Lean e Industry 4.0 creata all’interno dell’ateneo castellanzese per sviluppare e sperimentare diverse tecnologie e toccare con mano i diversi pilastri dell’attuale quarta rivoluzione industriale.L’assegno di ricerca messo a disposizione è di circa 25 mila euro e gli obiettivi sono quelli di identificare le principali problematiche che le persone disabili incontrano in ambienti domestici e di lavoro, effettuare scouting di tecnologie e applicazioni che possano essere installate in sicurezza e, non ultimo, testare le soluzioni trovate all’interno dell’i-FAB per poi introdurle in un contesto abitativo.
«Aiutare persone con disabilità a essere più autonome nella loro vita quotidiana, a casa come al lavoro, tramite l’utilizzo delle tecnologie del paradigma industry 4.0, è una grande e importante sfida – spiega Tommaso Rossi, Professore Ordinario di Impianti Industriali Meccanici della LIUC – Università Cattaneo e referente dell’iniziativa – Come Università, poter contribuire tramite un assegno di ricerca all’impegno di Solidarietà e Servizi su questi temi è dunque motivo di soddisfazione. In particolare, pensiamo di poter dare un valore aggiunto a questo progetto con il nostro i-FAB, la fabbrica simulata 4.0 allestita in università e da tempo utilizzata per sessioni formative rivolte sia a studenti che a manager, cosi come per attività di ricerca».
Aggiunge Giovanni Pirovano, lecturer della Scuola di Ingegneria Industriale della LIUC che guiderà lo studio: «L’i-FAB, insieme ad un altro ambiente individuato dalla Cooperativa, sarà una realtà di sperimentazione particolarmente efficace per testare le diverse tecnologie con un’ottica inclusiva. Inoltre, con questo assegno di ricerca aggiungiamo un importante tassello agli sforzi dell’ateneo per creare nuove opportunità per i nostri laureati che scelgono la carriera accademica».