Presentato il progetto europeo “Agape”
«Una grande opportunità per accrescere la nostra expertise nell’ambito dell’healthy aging, cioè dell’invecchiamento sano della popolazione, a livello locale e nel contesto internazionale»: così Francesca Cecchi, fisiatra e geriatra, responsabile scientifico del PROMISE@LAB dell’IRCCS “Don Gnocchi” di Firenze, ha riassunto il ruolo della Fondazione nel progetto AGAPE, presentato nei giorni scorsi proprio nella moderna struttura fiorentina.
Il progetto, vincitore del bando europeo AAL–The Active Assisted Living – call 2020, è guidato da una partnership tutta toscana che comprende Medea, l’IRCCS “Don Gnocchi” di Firenze, Umana Persone e Be-com. Gli altri partner europei del progetto sono la Caritas Diocesana di Coimbra-Portogallo e la facoltà di Medicina Carol Davila dell’Università di Bucarest-Romania.
Scopo principale di AGAPE è l’attivazione di nuovi servizi attraverso la realizzazione di supporti tecnologici innovativi e la promozione di comportamenti efficaci e misurabili finalizzati ad un invecchiamento sano e attivo della popolazione europea. Per questo, saranno coinvolti nello studio 200 “over 65enni”, che non soffrono di particolari patologie, dei tre Paesi europei che partecipano allo studio. Per quanto riguarda l’Italia, saranno interessati circa 50 soggetti e tutti in Toscana; insieme a loro parteciperanno in qualche modo i familiari e gli operatori socio-sanitari.
Lo scenario di contesto è quello del progressivo e costante invecchiamento della popolazione non solo italiana, ma mondiale, che tocca da vicino anche la Toscana. Infatti, ad oggi, 1 toscano su 4 ha più di 65 anni: si tratta di una popolazione di circa 1 milione di persone destinate ad aumentare nei prossimi anni secondo le proiezioni demografiche ISTAT. In questo contesto, le aree montane e più periferiche sono quelle caratterizzate dal maggior numero di anziani e questo comporterà un aumento della domanda di assistenza per far fronte alle patologie croniche invalidanti e a forme di disabilità e non autosufficienza.
È esperienza comune che le soluzioni finalizzate all’invecchiamento attivo della popolazione adottate fino ad oggi non hanno avuto molto successo, per un supporto assente o insufficiente, una formazione inadeguata e per il mancato coinvolgimento degli stessi utenti nella fase di progettazione e sviluppo. Per questo, AGAPE ha quale focus principale la definizione e l’implementazione di strategie che invece facilitino l’adozione delle soluzioni innovative da parte degli utenti stessi, attraverso lo sviluppo di modalità di formazione, di coaching e di personalizzazione dei servizi volte ad assicurare una maggiore accettazione e sostenibilità dei servizi implementati. Il tutto attraverso una piattaforma tecnologica avanzata, che supporterà la gestione, la condivisione delle informazioni e il monitoraggio dei risultati.
Il ruolo della Fondazione Don Gnocchi sarà essenzialmente di tipo clinico, ovvero di individuare e monitorare i parametri che saranno raccolti dalle persone “over 65” coinvolte nello studio e analizzarli nel tempo allo scopo di valutare l’evoluzione di alcuni fattori chiave che saranno individuati come decisivi nel misurare l’healthy aging. Per l’IRCCS di Firenze, il progetto vedrà il coinvolgimento della Direzione Scientifica e del Laboratorio congiunto di ricerca PROMISE@LAB. Il team interdisciplinare che collabora attivamente al progetto include oltre al prof. Claudio Macchi, Direttore del Dipartimento, Francesca Cecchi, Federica Vannetti, Chiara Fanciullacci, Marco Baccini, Marta Cannobio, Serena Malloggi e Donata Bardi.
«Questo progetto – ha aggiunto Francesca Cecchi – è mirato al miglioramento degli stili di vita della popolazione anziana e a un uso più efficiente delle risorse pubbliche ad essa destinate, attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali e innovative. Gli indicatori di performance, che andremo a misurare sono in parte individuati, mentre altri saranno affinati durante le prime fasi del progetto, grazie al coinvolgimento di tutti i partner del consorzio».