Promosso e sviluppato dalla Fondazione Policlinico Gemelli in collaborazione con Amgen, prende il via VATE, un progetto di assistenza in remoto dedicato a chi soffre di malattie psoriasiche che rappresenta un’innovazione importante nella presa in carico di questi pazienti cronici. Uno strumento che nasce dall’esperienza fatta sul campo durante i mesi più difficili della pandemia di Covid-19 ha dimostrato che la telemedicina è uno strumento fondamentale per supportare i pazienti a distanza, senza perdere i benefici raggiunti dai trattamenti, evitando al contempo spostamenti inutili e sovraffollamento degli ambulatori.

VATE rappresenta un nuovo modello organizzativo che consente la gestione e il monitoraggio a distanza del percorso assistenziale dei pazienti con psoriasi e artrosi psoriasica, sia nella fase precoce di screening sia in seguito, dopo la diagnosi e la definizione della terapia. Il cuore di questo modello organizzativo è un’app sviluppata dalla Fondazione Policlinico Gemelli in collaborazione con Campania New Steel.

Una delle caratteristiche più significative di questa iniziativa è la possibilità di assicurare a ogni paziente, in virtù della continuità assistenziale che può garantire, un percorso terapeutico fortemente personalizzato e preciso. Si tratta di un vantaggio notevole, in considerazione della complessità della psoriasi, che può manifestarsi in diverse forme cliniche, con diversa gravità e non di rado associata ad altre patologie.

La collaborazione di Amgen al progetto, la cui durata prevista è per ora di due anni, trae origine sia dalle collaudate esperienze e competenze dell’azienda nell’area delle malattie infiammatorie, sia dall’impegno con il quale Amgen stessa sta promuovendo lo sviluppo di applicazioni digitali per la medicina a distanza, considerata un fattore strategico per il rinnovamento della sanità italiana, in particolare per quanto riguarda la gestione delle cronicità.