Dopo il completamento dei lavori di adeguamento del locale che lo accoglierà, è arrivato da Palo Alto, in California, il terzo acceleratore lineare per la Radioterapia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Halcyon è un acceleratore compatto, dalla tecnologia sofisticata, che si va ad aggiungere ai due già in dotazione alla struttura, di cui l’ultimo finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, grazie ad un programma di investimenti per l’ammodernamento tecnologico.
“Il terzo acceleratore – spiega Massimo Fabi direttore generale di Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – rappresenta per noi un obiettivo fondamentale nella prospettiva di un potenziamento dell’area oncologica di Parma e della sua provincia. Grazie all’importante sostegno della Regione e di tante realtà territoriali stiamo mettendo in atto grandi investimenti per migliorare ulteriormente i servizi ai nostri pazienti. Non ultima la realizzazione del centro oncologico. Abbiamo attraversato e stiamo ancora affrontando un periodo difficile, ma la luce in fondo al tunnel ora si vede. E, ne sono convinto, presto saremo più forti di prima. Infine – chiosa Fabi – vorrei rivolgere un ringraziamento davvero speciale a tutti i donatori, piccoli e grandi, perché con le loro donazioni, il loro “mattoncino di cuore” e la grandissima vicinanza dimostrata anche in questa occasione hanno fatto un grande regalo alla sanità di questo territorio.”

“Quando nel 2017 vidi al Congresso Europeo di Radioterapia (ESTRO) la presentazione in anteprima mondiale di Halcyon capii che poteva essere una opportunità per la Radioterapia e per i pazienti oncologici di Parma – dichiara Nunziata D’Abbiero direttore del dipartimento Diagnostico e della struttura di Radioterapia dell’Ospedale Maggiore – Sembrava impossibile: lo spazio era ridotto, l’edificio vetusto e soprattutto mancavano i fondi. Poi intorno a questo progetto si è formata una squadra che ci ha creduto sempre di più e che è stata in grado di superare ad una ad una tutte le difficoltà incontrate. Adesso ci siamo e tra poche settimane avremo la possibilità di ridurre i tempi d’attesa in maniera significativa. Abbiamo sognato l’impossibile e l’impossibile è accaduto!”.
Che cosa è Halcyon lo spiega Caterina Ghetti direttrice Fisica Sanitaria che ne effettuerà i controlli: “E’ un acceleratore lineare di particelle per radioterapia a fasci esterni, caratterizzato da un lay-out compatto e da un’elevata velocità di erogazione, esegue sofisticati trattamenti ad arco di tipo volumetrico su tutti i distretti anatomici, guidati da immagini tac di alta qualità. La tranquillità e la sicurezza del paziente sono garantite da un sistema informatico completamente integrato e da un design innovativo per un’esperienza di cura in radioterapia efficace e confortevole”.

Dopo l’installazione e i successivi controlli, che per un’apparecchiatura di questo tipo sono complessi, la sua messa in funzione prevista per il mese di luglio consentirà di effettuare 40 trattamenti radioterapici al giorno in più. In particolare sarà dedicata al trattamento dei pazienti fragili e dei bambini, in quanto la sua forma e dimensione sono meno impattanti rispetto agli acceleratori attualmente utilizzati.

Il terzo acceleratore lineare ha comportato un investimento da 2,5 milioni di euro finanziato per un milione di euro da due lasciti testamentari a favore dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, per 986mila euro da Fondazione Cariparma bando 2020 categoria Salute pubblica, per 242 mila con risorse Aziendali e per 450mila euro con la raccolta fondi “insieme con te” per il nuovo Centro oncologico di Parma promossa da Azienda Ospedaliero-Universitaria con il Comitato Consultivo Misto aziendale, Azienda Usl e Università degli Studi di Parma, Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, Fondazione Cariparma, Unione Parmense degli Industriali e Munus Fondazione di Comunità di Parma onlus che è garante della destinazione delle risorse.