Monitoraggio cardiaco da remoto con registrazione del ritmo cardiaco dei pazienti fino a 24 ore consecutive in maniera non invasiva e senza l’utilizzo di fili né di adesivi. E’ possibile grazie all’utilizzo di un dispositivo altamente avanzato che è stato approvato lo scorso 4 marzo dalla Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, dipendente dal Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti d’America. L’apparecchio è frutto di una ricerca durata  12 mesi che ha visto la collaborazione tra la struttura di Cardiologia riabilitativa e sportiva dell’ospedale Media Valle del Tevere, diretta da Ugo Paliani, e la prestigiosa Ohio State University, uno dei principali centri al mondo nell’ambito delle patologie cardiovascolari.

Il dispositivo si caratterizza per la capacità di registrare il ritmo cardiaco ed identificare aritmie fino a 24 ore consecutive con qualità clinica paragonabile a quella dei monitor Holter-ECG tradizionali. Questo monitor di ultima generazione si contraddistingue, in particolare, per la peculiarità di non utilizzare adesivi o fili a beneficio del comfort del paziente che lo usa. Il dispositivo può essere posizionato in tutti i soggetti adulti per identificare aritmie cardiache come la fibrillazione atriale. La società che è stata sponsor dello studio donerà tutti i dispositivi che sono stati utilizzati nello studio clinico alla struttura del CRES dell’ospedale Media Valle del Tevere.

Lo studio è stato condotto dal cardiologo Andrea Cardona, in servizio presso il CRES del nosocomio umbro e già professore assistente presso l’Ohio State University dove ha lavorato per diversi anni, che ha affermato: “È stato un onore guidare un team multidisciplinare a livello internazionale che, con dedizione ed impegno, ha prodotto risultati eccellenti che ci rendono estremamente orgogliosi. Il nostro studio si muove nella direzione di migliorare il monitoraggio cardiaco a distanza dei pazienti, particolarmente utile in epoca di pandemia Covid, consentendo al contempo un’estrema affidabilità nella diagnosi di patologie cardiache anche complesse”.

Il dottor Paliani, che è stato supervisore dello studio scientifico, ha aggiunto che “i risultati di questo studio clinico, che saranno presto oggetto di una pubblicazione scientifica su un’autorevole rivista internazionale,  dimostrano l’estrema vitalità del gruppo che ho l’onore ed il piacere di guidare e  sottolineano, inoltre, la capacità della direzione dell’Usl Umbria 1 e della regione stessa di raggiungere traguardi importanti anche in ospedali ‘di periferia’ e per di più in momenti difficili come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia”. L’equipe del CRES, diretto da Ugo Paliani, è composta dai cardiologi Andrea Cardona, Claudia Bartolini, Claudio Fuoco e Maria Giovanna Conti; quella infermieristica da Nadia Angeloni e Roberta Pierini.