Da Fondazione Just Italia una donazione di ecografi portatili, pulsossimetri e kit diagnostici ai medici di famiglia
La seconda ondata di Covid 19, ancora più aggressiva nel periodo autunnale, ha fatto emergere nuovamente i problemi del Sistema Sanitario Nazionale e il ruolo fondamentale dei Medici di Medicina Generale, referenti imprescindibili per milioni di pazienti e chiamati, contemporaneamente, ad alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere attraverso assistenza diretta e presenza sul territorio.
Un aiuto concreto è venuto per loro da Fondazione Just Italia che da 12 anni sostiene iniziative di Organizzazioni non profit, grandi Progetti nazionali di Ricerca medico-scientifica e assistenza socio-sanitaria, nonché attività solidali nel territorio veronese.
I bisogni evidenziati dall’emergenza Covid hanno portato l’attenzione di Fondazione Just Italia proprio sui Medici di famiglia e sulla necessità di dotarli rapidamente di apparecchiature diagnostiche e strumenti professionali, indispensabili per garantire l’assistenza domiciliare ai pazienti. Da qui, il Progetto “Noi ci siamo” e la donazione straordinaria di 235.000 euro per l’acquisto di ecografi portatili, pulsossimetri e kit monouso per il monitoraggio della frequenza cardiaca, respiratoria e dell’ossigenazione del sangue. Una dotazione di apparecchiature pensata per assistere fino a 750.000 pazienti l’anno sul territorio nazionale, mantenendo però il collegamento costante con le strutture ospedaliere e i Distretti Sanitari regionali.
Il progetto “Noi ci siamo”, messo a punto da Fondazione Just Italia con la Federazione Italiana Medici di Medicina generale e Cittadinanzattiva, prevede di assegnare risorse e strumentazioni ai presidi territoriali organizzati di medicina generale nei quali operano i Medici di famiglia, così da coprire sia un bacino di pazienti “metropolitani”, più numerosi e concentrati nelle aree urbane, sia un bacino di maggiore estensione territoriale, con zone decentrate e più disagiate. Gli ecografi portatili vengono utilizzati dai medici del territorio sia negli ambulatori sia a domicilio mentre i pulsossimetri, insieme ai kit monouso, possono essere lasciati in dotazione ai pazienti per l’intero decorso della malattia, così da permettere il monitoraggio accurato e costante delle condizioni cliniche.
La dotazione di apparecchiature diagnostiche ha già impresso una svolta importante nelle visite a domicilio. Come testimoniano infatti i medici – un esempio per tutti quello del Dottor Massimo Magi che opera in un vasto territorio nelle Marche – l’ecografo portatile consente di diagnosticare immediatamente l’origine della patologia polmonare rilevata nel paziente, se si tratti cioè di una polmonite generata da Covid 19 o di altra patologia del sistema respiratorio, così da provvedere immediatamente alla migliore presa in carico del malato.
L’ecografia a domicilio viene effettuata, oggi, su circa il 15% dei pazienti ma l’obiettivo, per i medici già dotati delle nuove strumentazioni, è quello di arrivare al 25%. “È un esame diagnostico fondamentale”, confermano i medici della FIMMG, “perché consente di verificare globalmente lo stato di salute del paziente e la presenza di ulteriori patologie toraciche e addominali, un fattore che in presenza di sospetta patologia Covid 19 può fare veramente la differenza”.
Ecografi portatili, pulsossimetri e kit diagnostici donati da Fondazione Just Italia hanno anche consentito alla Federazione dei Medici di Medicina Generale di promuovere, in tempi rapidissimi e in diverse Regioni, corsi di formazione specifica per oltre 200 Medici, così da migliorare e potenziare aree di competenza diagnostica oggi sempre più indispensabili.
Ma la donazione straordinaria di Fondazione Just Italia ha contribuito anche ad accelerare un processo istituzionale di grande rilievo che ha visto la FIMMG muoversi direttamente sulle Regioni affinché strumenti diagnostici essenziali quali, ad esempio, gli ecografi portatili, diventino dotazione di base per i Medici del territorio. L’auspicio è che il confronto istituzionale su questo tema contribuisca a rafforzare un settore vitale per l’intera società e offra ai pazienti le migliori cure possibili.
La donazione alla Federazione Italiana Medici di Medicina generale è solo l’ultimo capitolo di una storia di promesse mantenute da Fondazione Just Italia che in 12 anni ha destinato oltre 5,1 milioni di euro a progetti solidali e di ricerca medica. Solo quest’anno, attraverso due bandi rispettivamentea livello locale e nazionale, la Fondazione ha messo a disposizione 100.000 euro per supportare le attività delle organizzazioni di Verona e provincia a favore delle categorie più fragili, e sostiene, con 300.000 euro, il Progetto di Fondazione Soleterre presso la Cell Factory del Policlinico San Matteo di Pavia per creare la prima Banca di farmaci cellulari antivirali per bambini trapiantati, malati di tumore.
Il progetto “Noi ci siamo” – hanno ricordato Marco Salvatori e Daniela Pernigo, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di Fondazione Just Italia – “è maturato in una situazione di emergenza ma guarda al futuro e intende contribuire, con il sostegno professionale ai medici di famiglia, a una sanità più efficiente e accessibile e a un Paese migliore, per tutti”.