Una nuova ricerca conferma il ruolo delle mandorle nel supportare la salute del cuore
La salute è ormai da tanto tempo una priorità per i consumatori, ed è difficile che ciò possa cambiare nel 2020. Mentre i produttori si concentrano su sviluppo e innovazione per restare in linea con la domanda, le mandorle acquistano più che mai importanza.
Oltre a essere versatili, le mandorle sono ormai riconosciute come un alimento alleato della salute. Considerato il totale dei nuovi prodotti, nel 2019 i claim salutistici sono stati più frequenti sui nuovi prodotti con mandorle. Più di 185 studi di ricerca sostengono gli effetti benefici delle mandorle sulla salute in diverse aree tra le quali la gestione del peso, lo sviluppo cognitivo, la sazietà, il diabete.
In conseguenza dell’attuale pandemia e come misura contro l’obesità, la salute del cuore sta rapidamente diventando una tematica fondamentale, a cui le mandorle possono contribuire. Molti studi recenti infatti suggeriscono che le mandorle possono apportare ancora più benefici di quanto si pensasse in origine.
Lu Ann Williams, Director of Innovation a Innova Market Insights, commenta: “I consumatori sono sempre più attenti alla salute, e la pandemia quest’anno ha messo un ulteriore accento sull’importanza del mantenersi in forma. I consumatori si prendono cura del cuore e del sistema respiratorio e vogliono che ciò si rifletta anche sulle scelte alimentari. La ricerca può aiutare sia gli operatori che i consumatori a fare scelte informate e i produttori possono essere certi che gli ingredienti che utilizzano abbiano un impatto positivo sulle vite dei consumatori”.
Una panoramica dei più recenti studi condotti dai ricercatori del King’s College di Londra suggerisce che fare uno spuntino con le mandorle non solo migliora i livelli di colesterolo LDL ma può anche migliorare la salute vascolare, oltre a essere associato a una dieta più salutare, a un BMI più basso e a una minore circonferenza vita.
Il primo studio ha evidenziato come fare uno spuntino con le mandorle migliorava la funzione endoteliale misurata tramite dilatazione flusso-mediata, un indicatore importante di salute vascolare.
Il Dr. Wendy Hall, co-leader dello studio, commenta: “Questo studio dimostra che mangiare mandorle al posto dei tradizionali snack che molti di noi consumano apporta dei benefici alla salute del cuore riducendo i livelli di colesterolo cattivo LDL e migliorando la salute delle arterie. Sulla base di dati esistenti sui rischi delle malattie cardiovascolari, prevediamo che sostituire gli snack tradizionali con delle mandorle nel lungo termine si traduca in una riduzione del 30% del rischio relativo aggiustato di eventi cardiovascolari”. Il rischio relativo aggiustato è la probabilità che un evento si verifichi in un individuo rispetto a un altro che non agisce per prevenire la malattia, apportando per esempio dei cambiamenti alla dieta.
Il team di ricerca ha scoperto che nel gruppo con le mandorle si è verificato un aumento di 4 punti percentuali nella vasodilatazione endotelio-dipendente. Un buon FMD significa che le arterie possono dilatarsi più facilmente in risposta a un aumento del flusso sanguigno, il che è un forte indicatore di salute cardiovascolare.
In coerenza con le ricerche precedenti, gli studiosi hanno anche scoperto che i livelli di colesterolo LDL, un altro marker di salute cardiovascolare, sono diminuiti nel gruppo dove erano presenti le mandorle rispetto al gruppo di controllo.
Il secondo studio ha evidenziato che i consumatori di mandorle in UK hanno una circonferenza vita inferiore e un BMI più basso, entrambi fattori di rischio modificabili di malattia cardiovascolare, oltre a seguire una dieta più salutare rispetto a coloro che non consumano mandorle.
Non ci sono state differenze fra i consumatori di mandorle e i non consumatori in merito ad altri fattori di rischio cardiovascolare. I consumatori di mandorle hanno mangiato in media 5g/die di mandorle, una porzione inferiore a quella raccomandata di 30 g. Delle ricerche precedenti hanno scoperto che con le mandorle esiste una risposta legata alla dose, ciò suggerisce che si possa ottenere maggior beneficio per i livelli di colesterolo assumendo una quantità di mandorle più vicina alla porzione giornaliera raccomandata.
I consumatori di mandorle hanno evidenziato un maggiore apporto di proteine, grassi totali, grassi monoinsaturi, omega 3 e omega 6, fibre, folati, vitamina C, vitamina E, potassio, magnesio, fosforo e ferro. Hanno inoltre evidenziato un’assunzione inferiore di acidi grassi trans, carboidrati totali, zucchero e sodio. Le scoperte suggeriscono che gli adulti in UK con dei modelli alimentari più sani tendono maggiormente a mangiare mandorle.
Un terzo studio condotto dai ricercatori al King’s College di Londra ha misurato la variabilità della frequenza cardiaca, un importante indicatore della risposta del sistema cardiovascolare allo stress, e si pensa che i fattori legati allo stile di vita, incluse attività fisica e dieta, possano incidere sull’HRV.
I partecipanti allo studio sono stati sottoposti a stress ed è stato evidenziato un miglioramento dell’HRV in quei partecipanti che mangiavano mandorle al posto di tradizionali snack inglesi, in un periodo di sei settimane.
Lo stress ci colpisce dal punto di vista non solo mentale ma anche fisico e molte persone ne risentono. Lo studio ha analizzato l’impatto dello stress sul corpo, ed è stato scoperto che l’impatto dello stress sulla variabilità della frequenza cardiaca diminuiva in coloro che mangiavano mandorle come snack.
Il Dr. Wendy Hall, co-sperimentatore principale commenta: “E’ utile pensare a un HRV più elevato come alla capacità del cuore di cambiare marcia più velocemente in risposta alle necessità del corpo, il che significa una maggiore resilienza cardiaca e flessibilità durante i periodi di stress. Nel lungo termine questo apporta benefici alla salute cardiovascolare”.