Leonardo Graziani e Matteo Vagaggini, sono due giovani grossetani che condividono la passione per lo sport, la mountain bike e la voglia di rendersi utili alla loro comunità.

Raccontano Leonardo e Matteo: “In questa situazione difficile dovuta all’epidemia di Covid-19, non ci sembrava giusto limitarsi a stare fermi a casa. Per cui abbiamo voluto pensare a fare qualcosa di utile. Abbiamo saputo che l’uso continuato per ore e ore delle mascherine nel reparto Covid, creava agli operatori sanitari lesioni e piaghe dolorose nel retro delle orecchie. Così abbiamo deciso di cercare un modo per aiutarli a risolvere il problema”.

Dal desiderio di dare un aiuto agli operatori sanitari della loro città e dalla passione per la stampa in 3D, grazie ad un progetto su Internet, hanno trovato l’idea giusta e con la loro stampante l’hanno realizzata.

La loro invenzione si chiama “GraVa”. GraVa è un dispositivo in PLA, materiale non nocivo per la pelle, realizzato con la stampante 3D che, applicato ai lacci delle mascherine, impedisce lo sfregamento di quest’ultimi dietro le orecchie.

Il dispositivo è semplice e di facile applicazione, ma il lavoro di Leonardo e Matteo è stato notevole: molto studio per programmare il software della stampante per produrre con la giusta temperatura, velocità, e densità di materiale, per dare al dispositivo la giusta flessibilità ed ergonomicità. E molte ore a provare la stampa.

I primi dispositivi “GraVa” sono usciti dalla stampante 10 giorni fa.

Tramite Beatrice Pisani, coordinatrice infermieristica dell’Ospedale Misercordia, Leonardo e Matteo hanno dato il loro dispositivo in prova agli operatori del reparto Covid, e appena avuto il loro riscontro positivo hanno iniziato la produzione dei GraVa notte e giorno. In appena una settimana sono riusciti a donare i dispositivi GraVa a tutti gli operatori del reparto Covid di Grosseto, circa un centinaio di persone.

La produzione a pieno regime è stata di 15-20 pezzi ogni 24 ore. I dispositivi GraVa sono sterilizzabili e riutilizzabili.
Leonardo è studente di Consulenza del lavoro all’Università di Siena e in estate lavora come meccanico e guida turistica in mountain bike sull’Amiata. Matteo è tecnico di laboratorio al reparto ciclismo di una nota catena di articoli sportivi a Grosseto.