Lotta alle zanzare: torna la campagna di comunicazione della Regione Emilia-Romagna con l’app “ZanzaRER”
Conosci, previeni, proteggi: con questo messaggio la Regione Emilia-Romagna invita i cittadini a difendersi dalle zanzare, che alle soglie dell’estate puntualmente si presentano e possono trasmettere malattie virali anche pericolose.
Parte infatti sabato 2 maggio la campagna di comunicazione messa a punto dal Servizio sanitario regionale “Zanzare e altri insetti, impara a difenderti”, che quest’anno si presenta con una novità: una app, “ZanzaRER”, che fornisce consigli e informazioni utili per facilitare la collaborazione dei cittadini nella lotta alle zanzare. Con la app infatti è possibile leggere le news in tempo reale e collegarsi direttamente al sito dedicato https://zanzaratigreonline.it/ , ma soprattutto segnalare in forma anonima gli interventi con larvicidi effettuati dai cittadini per poter poi costruire una mappa dei trattamenti sul territorio.
Anche quest’anno è previsto il materiale cartaceo e multimediale: tre pieghevoli, una locandina, un opuscolo multilingue – tradotto in inglese, francese, spagnolo, portoghese, arabo e cinese – e un video informativo. Inoltre, è disponibile il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale: 800 033 033. A completare gli strumenti di comunicazione e coinvolgimento, una campagna social che viaggerà anche sulla pagina Facebook della Regione @RegioneEmiliaRomagna.
“L’attenzione e l’impegno di tutti noi possono fare la differenza- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Perché le istituzioni lavorano con interventi di disinfestazione sulle aree pubbliche, ma è fondamentale adottare anche nelle proprie case comportamenti corretti, a partire dai trattamenti larvicidi, sia per evitare il diffondersi degli insetti sia per proteggersi. Noi- aggiunge Donini-, assieme a Comuni e Aziende sanitarie, abbiamo sempre operato attraverso il Piano regionale arbovirosi, a cui da quest’anno si affianca anche un Piano nazionale, adottato con intesa Stato-Regioni. Il documento-chiude l’assessore – è completamente coerente con il modus operandi della Regione Emilia-Romagna che, peraltro, ha coordinato il gruppo di lavoro nazionale che ha redatto il Piano”.
Obiettivo della campagna regionale è proprio quello di sensibilizzare e informare i cittadini, a partire dai rischi: non solo la famigerata zanzara tigre, infatti, può trasmettere virus quali Chiukungunya, Dengue o Zika, ma anche quella comune può diffondere malattie come West Nile, mentre i pappataci sono vettori del parassita della Leishmaniosi.
Per quanto riguarda il Coronavirus, l’Istituto Superiore di Sanità ha chiarito che – come si legge sul sito – “ad oggi non c’è alcuna evidenza scientifica di una trasmissione attraverso artropodi vettori, quali zecche, zanzare o altri insetti che succhiano il sangue, che invece possono veicolare altri tipi di virus, responsabili di malattie completamente diverse dalla Covid-19, come ad esempio la dengue e la febbre gialla”.
Nel 2019, in Emilia-Romagna, i casi confermati di Dengue, tutti importati, sono stati 39; i casi importati e confermati di Chikungunya sono stati 4. I casi di infezione da West Nile virus, tutti autoctoni, sono stati 4. Non è stato segnalato alcun caso confermato di Zika virus.
In Emilia-Romagna il sistema previsto dal “Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi” – che è stato rinnovato lo scorso anno – coinvolge Regione, Aziende sanitarie, Istituto Zooprofilattico e Comuni: una rete consolidata, fin dall’esperienza acquisita con l’epidemia di Chikungunya, avvenuta in Romagna nel 2007. Per il 2020 sono confermate le misure adottate nel 2019, tra cui la sorveglianza entomologica anticipata a maggio, invece che a giugno.
Le ovitrappole monitorate durante la stagione estiva per la zanzara tigre sono 755, distribuite sul territorio delle 10 città capoluogo della regione; mentre le trappole per la zanzara comune sono 95, collocate in modo regolare su tutto il territorio di pianura e pedecollinare.
Inoltre, dallo scorso anno, è stato ampliato il periodo di monitoraggio dei casi sospetti di malattie trasmesse da vettore. In precedenza, il rafforzamento della sorveglianza sanitaria delle persone che potrebbero essere state vittime della trasmissione dei virus era dal 1° giugno al 31 ottobre; ora questo sistema parte il 1° maggio ed è operativo fino al 30 novembre. É stato anche rafforzato il controllo da parte dei Comuni, sia per la prevenzione che in caso di epidemia.