Ipsen risponde all’appello dell’Institut Pasteur di Parigi con una donazione di 2 milioni di euro a supporto della ricerca sul COVID-19. Da gennaio, l’Institut Pasteur dedica parte della sua attività allo studio del virus, e ha lanciato un invito volto ad ottenere fondi per sostenere la ricerca in corso.
I ricercatori dell’Institut Pasteur si sono mobilitati rapidamente all’esplosione dell’epidemia nella lotta contro il coronavirus. Sequenziando il genoma del virus, isolando i ceppi dai pazienti francesi, e svolgendo analisi di tipo epidemiologico, l’Institut Pasteur è in prima linea nelle ricerche fondamentali per acquisire informazioni, sviluppare test diagnostici e vaccini.
Per affrontare le sfide della crisi sanitaria senza precedenti causata da COVID-19, Ipsen ha risposto alla richiesta di donazioni dell’Institut Pasteur con un finanziamento di 2 milioni di euro che sarà erogato nei prossimi giorni a sostegno della ricerca.
“In quanto azienda biofarmaceutica internazionale, Ipsen concentra la propria attività interamente sullo sviluppo di trattamenti per salvaguardare o migliorare la vita dei pazienti. Di fronte a questa grave crisi sanitaria, abbiamo scelto di sostenere il lavoro dei ricercatori dell’Institut Pasteur e ne siamo orgogliosi. C’è molto lavoro di ricerca da portare avanti per consentire lo sviluppo di diagnosi, vaccini e trattamenti”, ha spiegato Aymeric Le Chatelier, CEO di Ipsen.

Da gennaio, l’Institut Pasteur di Parigi ha costituito un team composto da 300 persone impiegate nella lotta contro il coronavirus, supportati, inoltre, da studiosi dell’Institut Pasteur International Network, una comunità che riunisce diversi istituti di ricerca. Tutti i ricercatori coinvolti, stanno lavorando a 21 progetti scientifici prioritari volti ad acquisire una vasta conoscenza del virus e della sua patogenicità. I progetti includono lo sviluppo di strumenti di ricerca, opzioni vaccinali, opzioni farmacologiche, test sierologici per diagnosi e ricerca epidemiologica.
“I fondi raccolti ci consentono di fornire tutte le attrezzature di cui i nostri team hanno bisogno per proseguire, il più rapidamente possibile, con i progetti di ricerca. Abbiamo in programma, anche, di aprire nuove aree di studio. L’intera comunità scientifica internazionale si è mobilitata per acquisire le conoscenze necessarie su questo nuovo virus e per identificare gli strumenti per combatterlo. Ringraziamo ogni persona e società che sta contribuendo finanziariamente per aiutarci in questo lavoro”, ha concluso Stewart Cole, direttore generale dell’Institut Pasteur.