Una sorta di authority “virtuale” in grado di certificare le lauree in medicina conseguite nei vari Paesi del mondo, ricorrendo a parametri univoci e oggettivi per ciascuno degli ordinamenti giuridici e sanitari di provenienza, il tutto attraverso un’unica e inedita piattaforma su Blockchain pubblica, appositamente sviluppata a tale scopo. 

Sulla scorta delle positive esperienze di Klinik Sankt Moritz, prima clinica completamente digitale al mondo nonché apripista sin dal 2017 nell’innovativo settore delle tecnologie di scienza medica predittiva attraverso l’elaborazione di “big data”, prende forma un’iniziativa destinata a fornire un quadro unico di riferimento per omologare e allo stesso tempo validare “ufficialmente” i titoli di studio conseguiti dai clinici operanti nei cinque continenti. Ciascuno di loro sarà pertanto riconoscibile e “validato” attraverso il diploma nazionale di laurea, cui si aggiungerà un ampio apparato di informazioni anagrafiche, curriculum vitae e professionale, contatti, profili sulle reti sociali, specializzazione, pubblicazioni, formazione permanente e titoli, ma ovviamente non soltanto. All’indirizzo https://medauth.doctor/, troverà dunque posto non soltanto la prima directory certificata di medici al mondo, ma anche un decisivo strumento di accesso rivolto ai pazienti, a coloro che potrebbero necessitare della cosiddetta “seconda opinione”. A tale realtà ha collaborato attivamente la società Innovando GmbH di Gonten, nel Cantone elvetico dell’Appenzello Interno, una web agency con oltre vent’anni di esperienza nel settore.

“Come noto, siamo una clinica autorizzata in Svizzera, ancorché digitale, e il nostro compito è curare le persone”, spiega l’imprenditore Sergio D’Arpa, CEO di Klinik Sankt Moritz. “La nostra personale missione è quella di assistere il paziente, h24 e sette giorni su sette, ovunque nel mondo. Usiamo la tecnologia Blockchain per certificare i titoli di studio dei medici in qualunque parte del globo: oggi, in ciascun Paese, è prevista una procedura per lo scambio di informazioni con l’Ordine dei Medici, il Ministero della Salute e il Dicastero della Giustizia dello Stato da cui il dottore in medicina proviene. Che cosa cambierà, grazie alla nostra iniziativa imprenditoriale? La documentazione richiesta da Klinik Sankt Moritz per la certificazione dei titoli del medico, una volta ricevuta e verificata, costituisce il 90 per cento del contenuto informativo della richiesta in arrivo da qualsiasi ‘Paese ospitante’ per effettuarne il riconoscimento. In aggiunta, alcuni Stati richiedono anche un periodo di pratica sul territorio e/o ulteriori esami di lingua e quant’altro”. 

“Ma, in un mondo che viaggia così velocemente, noi siamo già oltre”, spiega l’imprenditore romano trapiantato nel Cantone dei Grigioni. “Ci stiamo confrontando con le Nazioni Unite e la World Health Organization, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per richiedere un’autorizzazione all’esercizio della professione in automatico, valida in tutto il mondo per 30 giorni l’anno non consecutivi, per i nostri medici accreditati, grazie all’inserimento nella Blockchain di Medauth dei documenti fondamentali richiesti da tutti i Ministeri della Sanità del ‘globo terracqueo’ per il relativo riconoscimento…”. 

E ancora: “Attualmente, i medici che si spostano in tutto il mondo al fianco di personalità pubbliche, manifestazioni sportive ed eventi internazionali sono infatti tecnicamente fuorilegge. Abbiamo la certezza che il clinico giapponese o canadese al seguito del rispettivo Primo Ministro non abbia chiesto l’autorizzazione all’esercizio della professione medica in Svizzera in occasione del Forum dell’Economia a Davos, ad esempio. Ovviamente, il problema è simile per la Formula 1, il Grande Slam di tennis, il golf e il ciclismo. Klinik Sankt Moritz si è incaricata di porre rimedio a un’irrazionale stortura, garantendo la validità delle lauree conseguite in medicina su scala internazionale”.