Nuovo assetto per l’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-facciale dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia
Nuovo assetto per l’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-facciale dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. Dal primo febbraio Luigi Colombo, già nell’équipe dal 1992 e titolare di incarico di alta specializzazione, sarà alla guida del reparto in qualità di primario “facente funzioni”. Dopo il pensionamento di Paolo Ronchi nell’ottobre scorso, la responsabilità gestionale era stata affidata temporaneamente a Vincenzo Zottola, direttore del Dipartimento gestionale di Chirurgia.
L’altra novità presentata stamattina in conferenza stampa da Fabio Banfi, direttore generale di Asst Lariana, riguarda Andrea di Francesco, responsabile della struttura semplice di Chirurgia Maxillo-facciale Pediatrica. A lui è stata affidata anche la funzione di Coordinatore/Facilitatore interdipartimentale della Chirurgia Pediatrica generale e specialistica dell’Asst Lariana in staff alla Direzione Sanitaria.
“Con questa riorganizzazione – ha sottolineato il dg Banfi – si intendono creare le condizioni per assicurare temporaneamente l’assolvimento delle essenziali funzioni di responsabile dell’unità operativa, nell’attesa di espletare il concorso per il primariato. I nostri uffici sono già al lavoro per predisporre le procedure adeguate. Inoltre – aggiunge il dg –. Tale riorganizzazione punta a consolidare positivamente il clima all’interno dell’unità operativa e, al contempo, valorizzare le competenze di due professionisti di alto profilo. La Chirurgia Maxillo-facciale è un’eccellenza del nostro ospedale, con un profilo d’offerta in ambito oncologico, traumatologico e pediatrico che è punto di riferimento per pazienti provenienti dalla Lombardia e da fuori regione.”.
E i numeri dell’attività sono in crescita. Nel 2018 la Maxillo-facciale ha effettuato 553 interventi, il 7% in più rispetto al 2017. Il dottor Colombo ha illustrato il profilo di offerta del reparto, fondato oltre 30 anni fa da Paolo Ronchi e caratterizzato dalla multidisciplinarietà, nell’emergenza, nell’oncologia del distretto del “testa-collo”, settore affidato a Stefano Valsecchi, nell’ambito pediatrico e in quello della cura delle apnee notturne.
L’Asst, inoltre, alla luce delle linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali in area pediatrico-adolescenziale e della continuità della presa in carico della persona prevista dalla legge di riforma regionale, individuerà le azioni per migliorare l’organizzazione che sta alla base dell’offerta delle prestazioni chirurgiche in ambito pediatrico. “E’ nostra intenzione – specifica Banfi – sviluppare, anche a fronte anche di un’accresciuta attenzione e sensibilità verso l’attuazione di forme di offerta integrata dei servizi in tale settore, specifici percorsi di presa in carico e continuità assistenziale, nell’ottica dell’instaurazione di nuove strategie e rapporti tra ospedali e rete territoriale. Il coordinatore si confronterà con i Direttori dei Dipartimenti Gestionali di Chirurgia, Materno-Infantile e di Emergenza, Rianimazione e Anestesia e si avvarrà dell’attività sinergica del GOIP di Pediatria Chirurgica. I direttori di questi dipartimenti definiranno, per lo sviluppo delle azioni specifiche, un team di operatori, in rappresentanza delle differenti discipline chirurgiche e delle componenti sanitarie necessarie”.
Come ha ricordato il dg, l’ospedale Sant’Anna non è più da tempo un ospedale generalista, ma vanta filoni di attività specialistica di alto profilo anche in ambito pediatrico. Ad esempio, con l’arrivo del primario di Pediatria Angelo Selicorni, anche genetista, sono molti i bambini “fragili” e con patologie rare, seguiti nella struttura di via Ravona, con nuove esigenze e nuovi bisogni. Una “fotografia” confermata dal direttore del Dipartimento Materno Infantile Alfredo Caminiti, che ha sottolineato come si procederà con la presa in carico di bambini e ragazzi in un’ottica multidisciplinare per offrire a loro e alle loro famiglie risposte sanitarie e socio sanitarie vicino a casa.