Boston Scientific ha presentato i risultati del “Registro Globale sulla Termoplastica Bronchiale”, studio che effettua il monitoraggio di pazienti affetti da asma grave, sottoposti a trattamento con Termoplastica Bronchiale. Presentati nel corso della European Respiratory Society Conference di Parigi, i dati hanno dimostrato che il trattamento con la Termoplastica Bronchiale ha ridotto le acutizzazioni gravi dell’asma e le visite mediche di emergenza.
L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree che colpisce più di 235 milioni di persone in tutto il mondo e 30 milioni nella sola Europa. La patologia provoca attacchi ricorrenti di dispnea e difficoltà respiratorie, che variano in termini di gravità e frequenza. Durante un attacco d’asma, i tessuti che rivestono i bronchi si gonfiano, provocando un restringimento delle vie aeree e riducendo il flusso d’aria in ingresso e in uscita dai polmoni. Per il 10% dei pazienti asmatici che soffrono di asma grave, anche la dose più elevata di farmaci tradizionali potrebbe non essere in grado di scongiurare il rischio di attacchi d’asma, frequenti e pericolosi per la vita.
I pazienti inseriti nel Registro BTGR presentano una situazione più grave rispetto a quelli di altri studi condotti in precedenza sulla Termoplastica Bronchiale, un aspetto rimarcato da tassi più elevati di acutizzazioni gravi, visite al pronto soccorso e ricoveri nei 12 mesi antecedenti il trattamento con BT.
Il Sistema di Termoplastica Bronchiale Alair di Boston Scientic ha ricevuto il marchio CE nel 2002 ed è stato approvato dalla Food and Drug Administration nel 2010. Si tratta della prima soluzione terapeutica non farmacologica per il trattamento dell’asma grave, ideata per favorire il controllo dell’asma mediante la riduzione della massa di muscolo liscio delle vie aeree.
Nei pazienti asmatici, infatti, il muscolo liscio che ricopre le pareti delle vie aeree del polmone subisce un rigonfiamento e un aumento della sua massa. Sebbene nella maggior parte dei casi i farmaci abitualmente utilizzati siano piuttosto efficaci per controllare l’infiammazione e la contrazione del muscolo liscio, alcuni pazienti continuano a manifestare una broncocostrizione eccessiva, che è parte integrante di un attacco d’asma. Diminuire la massa di muscolo liscio delle vie aeree riduce, pertanto, la capacità di costrizione delle vie aeree stesse e, di conseguenza, la frequenza e la gravità dei sintomi dell’asma.
Il sistema di Termoplastica Bronchiale Alair eroga energia termica sulle pareti della via respiratoria, riscaldando il tessuto in maniera controllata, al fine di ridurre la massa del muscolo liscio. Il catetere viene posizionato nell’area da trattare mediante un broncoscopio, introdotto attraverso il naso o la bocca, ed eroga energia a radiofrequenza a rilascio controllato per l’intera lunghezza delle pareti delle vie aeree, provocando una riduzione e una conseguente restrizione del muscolo liscio in eccesso.
Il sistema di controllo, invece, prevede un insieme di parametri e di algoritmi che permettono la somministrazione di energia termica ad intensità adeguata e per il tempo sufficiente a ridurre la massa di muscolo liscio delle vie aeree, limitando l’impatto sui tessuti circostanti.
Con una minore quantità di muscolatura liscia, le vie respiratorie si contraggono meno, riducendo così gli attacchi di asma gravi e facilitando la respirazione.
I dati di un anno del Registro BTRG hanno mostrato che i pazienti trattati con BT hanno ottenuto significativi miglioramenti clinici e ridotto l’utilizzo dei servizi sanitari rispetto ai 12 mesi precedenti il trattamento con BT: la percentuale di pazienti con gravi acutizzazioni dell’asma si è ridotta dal 90,3 al 56,9%; la percentuale di pazienti che ha richiesto visite al pronto soccorso per difficoltà respiratorie si è ridotta dal 53,8 al 22%; la percentuale di pazienti che hanno avuto bisogno di visite ambulatoriali non programmate si è ridotta dal 59 al 44,7%; la percentuale di pazienti che hanno comportato ospedalizzazioni per difficoltà respiratorie si è ridotta dal 42,9 al 19,5%.
È stato, inoltre, osservato che la percentuale di pazienti che utilizzavano quotidianamente corticosteroidi orali si è ridotta dal 47,8 al 23,5%, mentre la percentuale di pazienti che come trattamento di mantenimento utilizzava omalizumab si è ridotta dal 9,6 al 3,5%.
Il BTGR è un registro osservazionale a braccio singolo, in aperto, che ha arruolato 157 pazienti asmatici provenienti da 18 Centri in Europa, Africa e Australia. I pazienti inseriti nel Registro erano adulti affetti da asma grave, per i quali era programmato l’intervento di BT. I pazienti sono stati trattati con BT e seguiti a intervalli di sei mesi dopo il trattamento.
All’inizio dello studio, i partecipanti al BTGR avevano in media 49,8 anni ed un indice di massa corporea di 29,2 kg/m2, assumevano dosi medie di corticosteroidi per via inalatoria e beta agonisti con azione a lunga durata, rispettivamente di 1721 µg/giorno e 84,8 µg/giorno, con il 47,8% che utilizzava corticosteroidi orali e il 9,6% omalizumab prima del trattamento con BT.
Il BTGR è uno studio attualmente in corso; i pazienti saranno monitorati per 2 anni dopo il trattamento con BT.