E’ tutta italiana la metodica per curare l’Iperplasia Prostatica Benigna senza fare ricorso alla chirurgia tradizionale: si chiama SoracteLite, e sarà presentata a Parigi, durante il Congresso Mondiale di Endourologia, che si terrà dal 20 al 23 settembre.
SoracteLite è una alternativa non chirurgica, effettuata senza bisogno di ricorrere all’anestesia generale, sempre con laser, ma per via perineale con aghi e fibre ottiche estremamente sottili da 0.3 millimetri.
La Iperplasia Prostatica Benigna è una patologia molto diffusa nella popolazione maschile sopra i 50 anni ed è molto debilitante. Tra i sintomi i più fastidiosi sono la difficoltà a iniziare la minzione e l’incompleto svuotamento della vescica.
La casistica in grado di certificare questa nuova metodica è stata raccolta dal dott. Gianluigi Patelli, il primo a sperimentare Saractlite presso il centro di Alzano Lombardo (Bergamo) e seguito con successo nei centri clinico ospedalieri di Roma, Napoli e Cosenza.
La nuova metodologia è stata resa possibile da un’applicazione ad altissimo valore tecnologico frutto del lavoro di Elesta, che sviluppa e produce in Italia dispositivi medici hi-tech nel settore dell’interventistica micro-invasiva.
SoracteLite fa parte di una metodica che dopo i successi ottenuti nei centri italiani si sta diffondendo all’estero e il prof. T. De Rejike, urologo dell’AMC di Amsterdam coordinerà il registro internazionale. L’avvio dei lavori è previsto per oggi a Ginevra, alla Clinique Le Colline, riuniti dal dott. Regusci, urologi e radiologi interventisti provenienti dai maggiori centri europei e dalla Cina discuteranno di questa emergente alternativa alla chirurgia prostatica.