Un nuovo elicottero dotato di tecnologia Night Vision Goggles, con visori a intensificazione di luce posizionati sui caschi dei piloti, che permetterà di utilizzare anche le basi di decollo e atterraggio non illuminate con modalità operative analoghe a quelle diurne, e in piena sicurezza. Il nuovo mezzo sarà operativo da mercoledì 15 agosto, e consentirà di arrivare più velocemente e più vicino alle persone che hanno necessità di ricevere un soccorso sanitario tempestivo.
“Non solo disponiamo di una tecnologia in più- spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi– ma siamo anche in anticipo con il nostro programma di ampliamento del numero delle piazzole di atterraggio. Delle 142 nuove aree, individuate insieme alle Ausle alle Conferenze territoriali socio-sanitarie, destinate a diventare operative nel periodo 2018-2019, 120 lo sono già a tutti gli effetti. E dunque non solo partiremo con un numero assai più rilevante rispetto ai programmi, ma a fine biennio arriveremo a 180 circa: almeno venti in più rispetto al previsto”.
La tecnologia NVG mette a disposizione sistemi di ausilio alla visione notturna in grado di “amplificare” i segnali luminosi attraverso l’effetto fotoelettrico. La corsa per salvare una vita, o rendere meno negativa una prognosi, può contare dunque su una risorsa in più, all’interno del piano di potenziamento dell’elisoccorso in Emilia-Romagna, servizio che nel 2017 ha effettuato 3.213 missioni e 1.960 ore di volo. L’inizio dell’attività di soccorso con gli elicotteririsale al 14 giugno 1986: viene attivata a Bologna la prima base di elisoccorso regionale, cui fanno seguito l’apertura della base di Ravenna e di Parma. Nel 2000 si aggiunge quella di Pavullo nel Frignano (Modena), caratterizzata dalla presenza di un elicottero dotato di verricello e di personale, oltre a quello sanitario, appartenente al Soccorso alpino. Attualmente sono quattro gli elicotteri che prestano servizio sul territorio regionale.
A partire dal primo giugno 2017 si aggiunge un’importante novità: l’impiego di una eliambulanza 24 ore su 24, e quindi anche di notte. L’avvio di questa nuova modalità ha coinciso con la realizzazione delle prime 17 aree idonee al decollo e all’atterraggio notturno degli elicotteri; ciò ha consentito di qualificare ancora di più il sistema di intervento per l’emergenza/urgenza, soprattutto a favore dei cittadini che vivono nelle località più decentrate e in montagna. Con un investimento della Regione di 3,2 milioni di euro in più.