La NASA sviluppa una macchina riabilitativa anti-gravità
E’ stata sviluppata nei laboratori della NASA l’avanzata apparecchiatura per la riabilitazione ortopedica e motoria che, per prima in Italia, è stata acquisita dalla Magalini Medica di Bassano del Grappa.
La macchina, chiamata Alter G (Anti Gravity Treadmill), è dotata di una camera d’aria pressurizzata all’interno della quale il paziente può correre e camminare a diverse velocità, con l’utilizzo di un tapis roulant, riducendo il carico dell’impatto a terra che in condizioni normali – a seguito di una frattura agli arti inferiori, di una distorsione al ginocchio o di una tendinite – sarebbe impossibile da sostenere. La tecnologia di pressurizzazione permette infatti di regolare la forza di gravità, attraverso l’applicazione di una forza di sollevamento, e di alleggerire il peso del paziente, all’interno dell’involucro, fino all’80%.
“La camera d’aria “sostiene” il paziente – ha spiegato Massimo Magalini, dottore in fisioterapia e docente al Master in Fisioterapia applicata allo sport dell’Università di Siena -. Si può modulare la gravità nella maniera più opportuna e ridurre in questo modo i sovraccarichi alle articolazioni, accelerando sensibilmente i tempi di recupero o di riabilitazione.”
Recupero di fratture da stress sulle strutture ossee, tendinopatie e fasciti plantari, recupero funzionale di articolazioni degli arti inferiori, riabilitazione di esiti traumatici della colonna vertebrale e dell’arto inferiore, riabilitazione di lombosciatalgie e altre patologie della colonna vertebrale, recupero di tono muscolare, allenamento cardiovascolare senza sovraccarico delle articolazioni: sono alcune delle applicazioni terapeutiche della tecnologia “anti gravity”.
Per sperimentare e monitorare nel tempo le capacità terapeutiche della macchina si è costituito oggi presso la sede di Magalini Medica a Bassano un gruppo di studio – composto da 11 specialisti nel campo della riabilitazione motoria, ortopedica e sportiva – che si propone di verificare i vantaggi e i campi di utilizzo della strumentazione anti-gravità per sfruttarne al massimo le potenzialità.
Il responsabile del gruppo di studio è il dr. Enrico Sartorello, primario di Ortopedia Generale dell’Ospedale San Bassiano. Nell’ambito del progetto lavorerà assieme ad altri dieci esperti: il dr. Roberto Nardacchione, responsabile Unità Operativa Ginocchio della Casa di Cura di Abano Terme; il dr. Antonio Volpe, responsabile Unità Operativa Chirurgia della Caviglia e del Piede della Casa di Cura di Abano Terme; il dr. Massimo Magalini; il dr. Claudio Khabbazè, dell’Unità Operativa Ginocchio di Abano Terme, referente scientifico del gruppo; il dr. Andrea Postorino, dell’Unità Operativa Chirurgia della Caviglia e del Piede di Abano Terme; il dr. Giovanni Grano, primario di Ortopedia dell’Ospedale di Cittadella; il prof. Fabio Benvenuto, preparatore atletico del Benetton Rugby; il dr. Patrizio Cervellini, responsabile chirurgia spinale della Neurochirurgia dell’Ospedale di Vicenza; il dr. Cosimo Gigante, responsabile Unità Operativa di Ortopedia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova e il dr. Giorgio Puricelli, fisioterapista del Milan A.C.
L’obiettivo principale del team è lo studio, e il raggiungimento entro l’anno, di nuovi protocolli nella riabilitazione ortopedica a carico dell’arto inferiore e della colonna vertebrale. Nuovi orizzonti che potrebbero aprirsi con la cura che viene dallo spazio.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.