Sanofi lancia la prima social Academy
Come utilizzare al meglio i social media e la rete per raccontare il diabete? Come essere efficaci e coerenti online quando si parla e si discute di questa patologia? A queste domande vuole dare risposta la Social Academy #5azioni di Sanofi Italia. Forte dell’eredità del progetto #5azioni, messo in campo da Sanofi Italia tra il 2015 e il 2016 – che aveva fatto emergere l’importanza per le persone con diabete del fare rete e creare comunità digitali dove ascoltare, confrontarsi, dialogare e condividere – la Social Academy vuole fornire indicazioni e istruzioni per poter utilizzare al meglio le potenzialità di web e social media, con il fact-checking come priorità. La Social Academy è sviluppata su Facebook e su Twitter con il supporto di esperti del settore, nasce per guidare e fornire indicazioni e istruzioni per utilizzare al meglio le potenzialità di web e social media.
“La maggiore sfida per le persone con diabete è conviverci ogni giorno, cercando di vivere in modo normale, senza grosse rinunce e difficoltà dal punto di vista professionale e delle relazioni”, spiega Concetta Suraci, Presidente di Diabete Italia. “In rete e sui social media le persone con diabete si confrontano sistematicamente perché in blog e community dedicate trovano la possibilità di condividere esperienze ed aggiornamenti sulla propria condizione di cronicità e sulle terapie disponibili. Ma i social possono essere un’arma a doppio taglio perché consentono la circolazione di informazioni scorrette e pertanto pericolose. È necessario, quindi, che sia le persone con diabete sia gli operatori sanitari siano educati a un corretto utilizzo affinché rappresentino un reale valore aggiunto per la nostra comunità”.
Presentata lo scorso 15 maggio a San Patrignano in provincia di Rimini, a margine del congresso annuale della Società Italiana di Diabetologia, in occasione dell’evento #MeetSanofi “Gli eroi del quotidiano”, la Social Academy è pensata proprio per aiutare l’intera comunità del diabete a orientarsi meglio tra gli strumenti digitali. Con un occhio di riguardo alle sfide che le persone con diabete affrontano quotidianamente nel gestire la loro condizione di cronicità.
“Mi occupo da anni di formazione digitale e credo nel potere della divulgazione”, commenta Barbara Sgarzi, giornalista e docente di Social Media presso l’Università SISSA di Trieste. “Ho quindi ben chiara l’importanza, ma anche la necessità, di un contesto che aiuti le persone a usare al meglio gli strumenti digitali e a orientarsi nel mare di contenuti a loro disposizione. Soprattutto quando parliamo di salute. Per questo sono molto felice di partecipare a #5azioni, il progetto Sanofi che spiega e racconta linguaggi, modalità, formati per comunicare meglio sui Social e in rete attraverso cinque azioni fondamentali: ascoltare, dialogare, coinvolgere, verificare, fare rete. Il diabete è stato fra le patologie più digitate su Google nel 2017. I pazienti hanno cercato informazioni e condiviso esperienze sia sul motore di ricerca che sui social media. Sarebbe un’occasione persa non fornire loro gli strumenti per utilizzare al meglio questi canali e mettere in comune le informazioni, con beneficio di tutti”.
“È importante che alla persona con diabete sia garantita la possibilità di accedere a terapie, strumentazioni e tecnologie innovative, che possa intervenire attivamente nella gestione della sua patologia e non subisca la terapia”, continua Concetta Suraci, Presidente di Diabete Italia.
L’ascolto della comunità delle persone con diabete si pone anche come un prezioso strumento per metterne in luce i reali bisogni, spesso non adeguatamente valorizzati, e per sviluppare soluzioni sempre più efficaci per il controllo della loro patologia.