Un anno di 50 sfumature di prevenzione, il progetto di rete che ha coinvolto 16 LILT del territorio italiano – Ascoli, Bergamo, Brescia, Campobasso, Catanzaro, Como, Genova, Lecco, Lodi, Milano Monza Brianza, Oristano, Pescara, Roma, Sassari, Trento, Varese di cui la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Milano Monza Brianza è capofila. L’attività, nata in seguito alla vittoria del bando per il 5xmille promosso da LILT Nazionale, ha come obiettivo promuovere una corretta informazione e rilevare le conoscenze di docenti, genitori e studenti sulle malattie sessualmente trasmesse e la vaccinazione per l’HPV.
“Da sempre, come testimoniano i progetti che LILT condivide con il MIUR, riteniamo la scuola un contesto strategico e prezioso per parlare di salute, tanto più se il tema è complesso e delicato come quello della sessualità in età giovanile e delle eventuali patologie connesse. La ricerca condotta dal Centro di ricerca EngagemindsHub dell’Università Cattolica di Milano, conferma quello che come LILT abbiamo identificato da subito come un problema: le conoscenze di studenti e genitori sul papilloma virus sono insufficienti o non corrette. Quindi, con questo bando 5×1000, che ha visto il coinvolgimento e l’impegno di 16 Associazioni Provinciali LIT, siamo voluti entrare direttamente nelle classi italiane per sensibilizzare e informare in maniera puntuale ma coinvolgente: l’educazione a una sessualità responsabile ha un grande valore per la salute ed è nostro dovere trasmetterla senza tabù” afferma Francesco Schittulli, presidente LILT Nazionale.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con SexPass Education e dal Centro di Ricerca EngageMinds Hub – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Cremona, si è mossa su tre direzioni portanti: sensibilizzazione fra i banchi di scuola, comunicazione e valutazione dei dati, coinvolgendo circa 3.000 studenti delle scuole secondarie, quasi 80 operatori socio-sanitari e LILT, oltre agli insegnanti e genitori degli studenti.
“Secondo il rilevamento più recente del Ministero della Salute, per la popolazione target delle 15enni la copertura per il 2020 è stata del 63,8% rispetto al 70,3% del 2019. E per i maschi va ancora peggio con percentuali di vaccinati a ciclo completo del 24,17% nel 2020 rispetto al 32,25% nel 2019. Certamente dietro questa diminuzione ci sono le difficoltà organizzative determinate dalla pandemia, ma è indubbio che ancora molto lavoro resta da fare. Un lavoro necessario e vitale: scegliere la vaccinazione per l’HPV significa essere dalla parte delle ragazze, senza dimenticare i ragazzi” afferma Stefania Piloni, ginecologa e presidente Associazione SexPass.
I percorsi di formazione, messi a punto dall’associazione SexPass e gestiti dalla rete LILT, si sono focalizzati sulle tematiche legate alla sessualità e alle malattie sessualmente trasmesse, con un approfondimento sull’HPV. Secondo i risultati dello studio osservazionale, condotto da EngageMinds Hub, l’intervento è stato efficace nel migliorare le conoscenze sull’HPV di tutti e tre i gruppi. Nello specifico, gli studenti e gli insegnanti sono stati i più ricettivi. Infatti, se il 61% degli insegnanti ha dichiarato di credere che i giovani hanno un rischio molto alto di contrarre l’HPV, solo il 6% dei genitori la pensava allo stesso modo. In seguito alle attività di sensibilizzazione della rete LILT, sia il 78% dei docenti sia il 78% dei genitori si sono detti completamente favorevoli a raccomandare la vaccinazione contro l’infezione da HPV.  

“In un momento delicato come quello che l’intero pianeta sta affrontando, dove i vaccini costituiscono la più efficace arma disponibile per la gestione della pandemia, la ricerca ha evidenziato come i cittadini, sin dalla giovane età, siano sensibili e bisognosi di occasioni di informazione e formazione scientificamente fondate. Occasioni che si rivelano ancora più preziose nella misura in cui sono capaci di accogliere i dubbi della popolazione e rispondervi in modo empatico e al contempo professionale”, dichiara Serena Barello, responsabile scientifico della ricerca e membro del comitato direttivo di EngageMinds Hub.
Sul fronte comunicativo, il 79% del campione di ragazzi intervistati ha dichiarato di volerne sapere di più sull’HPV e l’86% sulle malattie sessualmente trasmesse. Il 74% degli studenti pensa che i social possano essere buoni contenitori per ottenere informazioni sugli argomenti legati al mondo salute e, quindi, il 73% crede che gli influencer e i tik toker debbano parlare di HPV. Il 58%, inoltre, seguirebbe una pagina social dove si affrontano argomenti come tumori e salute. Ed è qui che entra in gioco goodvibes.lilt, il canale Instagram dedicato ai ragazzi che si pone l’obiettivo di offrire suggerimenti ai più giovani per scoprire il valore del benessere fisico e mentale. Il canale, nato lo scorso febbraio, ha aiutato nel corso dei mesi gli interventi delle LILT nelle varie scuole italiane e, oggi, conta più di 2.000 follower e 65 post.
A conclusione del primo anno di attività, la LILT Milano Monza Brianza ha avviato un contest rivolto alle scuole che hanno partecipato al progetto: “Dimmi che conosci l’HPV senza dirmi che conosci l’HPV!”. Ai ragazzi è stato chiesto di realizzare un video, una foto o una grafica per descrivere la propria conoscenza sul tema dell’HPV e della prevenzione senza però usare parole come papilloma virus, HPV, prevenzione, tumore, cancro, malattia e morte. Le classi vincitrici, premiate alla fine dell’evento conclusivo tenutosi a Roma il 24 novembre, sono state quattro: tre classi della scuola secondaria di I° grado “Francesco D’Ovidio” di Campobasso e una classe dell’Istituto di istruzione secondaria superiore “Alessandro Greppi” di Monticello Brianza.
“In un anno scolastico davvero delicato e complesso, è stato un segnale di grande fiducia nel nostro lavoro l’adesione della rete LILT, delle scuole e dei peer a questo progetto. 50 Sfumature di Prevenzione e Goodvibes.lilt sono la prova che è possibile parlare agli adolescenti di salute e di oncologia, a patto di usare il loro linguaggio, conoscere i loro interessi, sempre nel rispetto dei loro bisogni e dei loro tempi. Perché LILT è anche questo: promuovere tutte le sfumature di prevenzione, cercando vibrazioni positive” conclude Daniela Giangreco, responsabile settore Prevenzione primaria di LILT Milano Monza Brianza.
Nel 2022 partirà la seconda edizione di 50 sfumature di prevenzione, il cui focus sarà l’esitanza vaccinale.